11 giulio 2023

La storia dei Signature

Ogni modello Signature ha avuto un’identità unica e, allo stesso tempo, è stato connesso al proprio predecessore da vari tratti comuni: prestazioni senza ma e senza se, una bellezza unica e distintiva e l’esclusività dell’edizione speciale.

“Signature” è uno dei nomi più illustri e più suggestivi del mondo di Bowers & Wilkins. Lo usiamo con parsimonia e cura, e solo quando l’idea di prodotto che abbiamo in testa è adeguata e coerente alla narrativa su cui si fondano i nostri modelli Signature.

Ogni modello Signature ha avuto un’identità unica e, allo stesso tempo, è stato connesso al proprio predecessore da vari tratti comuni: prestazioni senza ma e senza se, una bellezza unica e distintiva e l’esclusività dell’edizione speciale.

Tutto ha avuto inizio con il Silver Signature, lanciato nel 1991. Nel 1987 il nostro fondatore, John Bowers, ha perso la battaglia contro il cancro: per omaggiarlo, il team di ingegneri di SRE ha ideato un diffusore in edizione speciale senza ma e senza se, un prodotto che racchiudeva tutte le sue idee e tutto ciò che rappresentava. Si trattava essenzialmente di un tributo personale, un altoparlante contraddistinto dalla sua firma (“Signature” in inglese) distintiva. Nemmeno la data di presentazione è stata casuale: il 1991 segnava i 25 anni dalla fondazione dell’azienda e, ovviamente, l’occasione del nostro anniversario d’argento è stata una fonte d’ispirazione in più per gli ingegneri che hanno realizzato il design del diffusore.

Una celebrazione del nostro sapere

Il Silver Signature non è stato l’unico prodotto a trarre ispirazione dalla scomparsa di John Bowers. SRE aveva in cantiere un altro progetto parallelo per un altoparlante che alla fine si sarebbe rivelato alquanto diverso: il Nautilus. Sarebbe venuto alla luce nel 1993 come un nuovo genere di altoparlante, in molti casi frutto di approcci ingegneristici completamente nuovi, mai adottati prima da Bowers & Wilkins. Un altoparlante dal design unico, il Nautilus è stato più che altro un progetto di ricerca che si è avverato, un design reso possibile da una mentalità innovativa e decisamente diversa.

Il Silver Signature, invece, aveva origine da stili di design consolidati, già affermati e chiaramente identificativi del marchio. Era un altoparlante a due vie relativamente compatto con un alloggiamento da 16 litri, utilizzava una configurazione con il Tweeter-on-Top e un cono mid/bass in fibra aramidica da 7 pollici flessibile: chiunque conosceva il Matrix 805 lo avrebbe riconosciuto all’istante. La differenza stava nella qualità dell’esecuzione: il Silver Signature rappresentava una versione completamente ottimizzata senza badare a spese degli affermati principi ingegneristici di Bowers & Wilkins. In un certo senso, non mostrava la strada che il marchio avrebbe seguito in futuro, bensì la quantità di sapere accumulata fino a quel momento.

Purezza argentea

Tutti i principali componenti metallici del Silver Signature, a eccezione della cupola del tweeter in alluminio, erano in argento. Le grandi protezioni metalliche sopra il trasduttore midrange e il tweeter? In argento. I terminali? Anche loro in argento. Il materiale abbondava all’interno del diffusore. Si avvaleva di serpentine in argento sulla bobina mobile, pellicole e serpentine in argento all’interno dei condensatori, cablaggi in argento per alimentare i trasduttori e altri cavi in argento ancora per collegarlo ai crossover, alloggiati in componenti esterni per un miglior isolamento dal corpo. Il concetto di “esotico” non si avvicina nemmeno, e questo prima di citare gli splendidi rivestimenti in acero occhiolinato o radice di bubinga e le piantane per il diffusore su misura realizzate in ardesia del Galles.

Silver Signature

Signature 805

Chiaramente quel tipo di attenzione al dettaglio aveva un prezzo, un prezzo salato: nel 1991 un paio di Silver Signature costava quattro volte tanto i modelli 805 Matrix, molto simili, almeno a livello superficiale. Ma per i pochi appassionati che li hanno acquistati non è stato assolutamente un problema. Si trattava di un altoparlante straordinariamente capace ed evidentemente molto speciale. Uno dei più eminenti recensori di allora scrisse che offriva “senz’altro il livello di prestazioni più alto rispetto a qualsiasi altoparlante di dimensioni simili nella mia sala d’ascolto”; la coppia usata per la recensione gli piacque a tal punto che la comprò per tenerla come riferimento.

Nel corso dei decenni è apparso qualche altro modello Signature che si è spinto oltre questo straordinario punto di partenza. Il Signature 30, un’elegante versione da terra della configurazione del Silver Signature, è arrivato cinque anni dopo il fratello per festeggiare il nostro 30° anniversario. Nel 2001 abbiamo presentato due modelli della Signature 800 Series: il Signature 805 e il Signature 800, ciascuno dei quali derivava dalla stessa ricetta di componenti interni magnificamente migliorati, di finiture su misura per il corpo e, nel caso di questi due modelli, di rivestimenti in pelle Connolly.

Quindi, nel 2006, abbiamo celebrato il nostro 40° anniversario con un altro modello speciale, il Signature Diamond. Progettato da Sir Kenneth Grange (l’uomo dietro il DM6, l’801 e il Matrix 800), era un diffusore da terra a due vie elegante e compatto, con un corpo radicalmente curvo e un alloggiamento Tweeter-on-Top unico completamente in marmo con un diaframma con cupola di diamante.

Signature Diamond

705 Signature

700 Series Signature

Il design del 702 Signature e del 705 Signature è, al pari di tutti gli illustri predecessori, bello e unico, con dettagli non disponibili nei normali modelli della 700 Series, tra cui un rivestimento Datuk Gloss rifinito con più strati di smalto e placche “Signature” sul retro del corpo che ne esaltano l’esclusività. E, come nei modelli precedenti, il suono è spettacolare, grazie a componenti crossover minuziosamente ottimizzati e migliorati per trarre le massime prestazioni possibili dalle affermate tecnologie.

Il nostro ultimo Signature

Il 2023 ci ha visto aggiornare il concept del Signature con due nuovi modelli, l’801 D4 Signature e l’805 D4 Signature. Questi modelli 800 Series Signature poggiano sulle pionieristiche fondamenta della nostra gamma di altoparlanti più avanzata. Avvolti in due lussuose finiture, Midnight Blue Metallic e California Burl Gloss, e raffinatamente rivestiti con pelle Connolly, anche i modelli 800 Series Signature beneficiano del design completamente nuovo della griglia del tweeter, che produce un suono ancor più libero e aperto, del miglioramento dei crossover, del significativo miglioramento del design del corpo con una sezione superiore in alluminio ottimizzata per aumentarne ulteriormente la rigidità e, ovviamente, del nostro importantissimo tweeter Diamond Dome alloggiato all’interno del nostro design Solid Body Tweeter-on-Top. Combinano il True Sound con un design veramente speciale e unico. Questo è il nostro meglio del meglio.


Scopri l’800 Series Signature

702 S3 Signature

702 S3 Signature

HTM71 S3 Signature

HTM71 S3 Signature

Il nostro ultimo Signature

Il 2023 ci ha visto aggiornare il concept del Signature con due nuovi modelli, l’801 D4 Signature e l’805 D4 Signature. Questi modelli 800 Series Signature poggiano sulle pionieristiche fondamenta della nostra gamma di altoparlanti più avanzata. Avvolti in due lussuose finiture, Midnight Blue Metallic e California Burl Gloss, e raffinatamente rivestiti con pelle Connolly, anche i modelli 800 Series Signature beneficiano del design completamente nuovo della griglia del tweeter, che produce un suono ancor più libero e aperto, del miglioramento dei crossover, del significativo miglioramento del design del corpo con una sezione superiore in alluminio ottimizzata per aumentarne ulteriormente la rigidità e, ovviamente, del nostro importantissimo tweeter Diamond Dome alloggiato all’interno del nostro design Solid Body Tweeter-on-Top. Combinano il True Sound con un design veramente speciale e unico. Questo è il nostro meglio del meglio.


Scopri l’800 Series Signature

Sfoglia alcuni dei nostri articoli correlati